Pillole di lotta allo stress [1] – La G.A.S
Salve a tutti!
Iniziamo questo breve articolo facendo riferimento all’ultimo post che ho mandato su Twitter e su Facebook: ho avuto un periodo particolarmente stressante e mi sono ritrovato all’improvviso con il collo bloccato. Ma da cosa dipende? E quali metodi sto adottando per riprendere a funzionare in maniera efficace? A questi e altri interrogativi simili è dedicata questa rubrica che parte con questa prima puntata, quindi continuate a seguirci!
Perchè lo stress ci fa male?
Nell’ultimo periodo i miei problemi di stress mi hanno portato all’improvviso blocco del collo o all’insorgere di forti bruciori di stomaco improvvisi. A cosa sono dovute queste sintomatologie improvvise?
Ci da un’interessante risposta Hans Selye, medico austriaco che intorno alla metà del ‘900 ci da una prima definizione di stress in relazione a degli esperimenti da lui condotti.
Selye ci parla di “Sindrome generale di adattamento” (G.A.S. – General Adaptation Syndrome): di fronte a situazioni che sono fuori dalla norma e richiedono un determinato adattamento (stressor) il nostro corpo innesca un processo di “potenziamento“, attraverso la produzione di determinati ormoni (come il famoso cortisolo) e l’innesco del sistema nervoso simpatico con la risposta di “Attacco o fuga”, che appunto prepara il corpo ad eseguire una delle due azioni.
Se dovete attaccare o fuggire da qualcosa naturalmente il vostro corpo dovrà prepararsi in determinate maniere, inibendo le funzioni non necessarie (come la digestione e la risposta immunitaria) per fornire più sangue a ciò che invece è importante (come gli arti). Da ciò deriva ad esempio un notevole aumento della pressione cardiaca e della tensione muscolare.
Per un breve periodo lo stress vi rende più “potenti” del normale, anche per la presenza del cortisolo, che, se è poco, aumenta il metabolismo generale e ha un’attività antinfiammatoria.
Finita la fase di “accensione”, il vostro corpo è pronto a resistere allo stressor per un determinato periodo di tempo: questa viene appunto chiamata “Fase di resistenza“.
Se lo stressor viene eliminato o superato tranquillamente, il corpo rientra dalla sua fase di attivazione e ripristina l’attività del sistema nervoso parasimpatico: rifornisce quindi le difese immunitarie, riporta naturale l’afflusso di sangue al sistema digerente, rilassa i muscoli, ecc.
La fase di esaurimento
Se lo stressor invece rimane attivo per lungo tempo, le energie necessarie a mantenere questo stato di superfunzionamento iniziano a venire meno. Le sostanze in circolo che vi mantengono così forti iniziano ad accumularsi diventando tossiche, inoltre il vostro sistema digerente inizia a protestare per l’afflusso ridotto di sangue, i muscoli induriti da tempo inziano a bloccarsi e le difese immunitarie calano a picco.
Ad un certo punto il vostro corpo dice esplicitamente “Basta, è più conveniente a questo punto subirmi lo stressor che questo stato così dannoso per me” e per cause di forza maggiore inzia a staccare questo superpotenziamento.
Inizia la “Fase di esaurimento“, durante la quale alcuni dei sistemi di cui vi parlavo sopra vi danno il benservito: alcuni muscoli si possono bloccare per l’eccessiva contrazione (come il mio collo, oppure i muscoli autonomi dell’apparato intestinale); il livello di acidità nello stomaco può diventare eccssivo; aumenta notevolmente la probabilità di prendersi malattie virali (raffreddore, influenza, ecc).
Semplicemente è un chiaro segnale che vi dice “STOP, è il momento di ricaricarsi prima di continuare“, perchè il nostro corpo non è stato costruito per reggere queste alterazioni così elevate per lunghi periodi.
Come controllare la “Sindrome generale da adattamento” prima che sia lei a controllare noi?
Rimanete con noi nel prossimo articolo sulla gestione dello stress!